La presenza di cime bianche è una questione relativamente nuova nella coltivazione della cannabis, a riguardo esistono tuttavia varie pubblicazioni ad esempio quella di Royal Qeen.
Prima di tutto non bisogna confondere le cime bianche con i fiori albini, che sono di origine esclusivamente genetica, né bisogna confonderle con i problemi di decolarzione del fiore causati da stress termico che normalmente fa’ ingiallire anche le foglie.
Le cime bianche di cui parliamo interessano solo l’apice del fiore e sono causate da un’alta quantità di tricomi, presenti in tutta la pianta, ma, soprattuto, nel fiore ed in particolare sulla cima di questo.
E’ noto da tempo che la quantità di tricomi determina la qualità ed anche la quantità del raccolto ed è ormai dimostrato che per raggiungere la massima qualità e quantità il 20-30% dei fiori deve avere le cime bianche alla 7-8° settimana.
In queste condizioni non è difficile, in ambiente indoor, raggiungere produzioni da 800 gr/mq e rendimenti di 3 gr/W, tuttavia, per raggiungere questi valori bisogna possedere una conoscenza di cultivazione ed ovviamente di lampade molto elevata.
Servono quindi queste particolari 8 elementi:
1) Particolari tipi di lampade
2) Particolari spettri
3) Particolari ottiche
4) Particolari posizioni delle lampade
5) Ciclo variabile di potenza delle lampade
6) Fertilizzanti idonei
7) Tavoli di forma e dimensione idonea
8) Densità, potatura e forma delle piante